Roma, 17 ott. (Adnkronos/Ign) - Mentre nelle piazze e nelle scuole di tutta Italia si susseguono le proteste contro la sua riforma, a 'Panorama del giorno' il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini confessa di non capire il perché di queste manifestazioni. ''Le ragioni della protesta francamente non le comprendo e sono sempre più convinta che molti di coloro che scendono in piazza non hanno letto il provvedimento''.
Quello che colpisce il ministro è soprattutto la partecipazione di università e scuole secondarie, a suo dire non ''toccate minimamente'' dal provvedimento che ''riguarda prevalentemente la scuola elementare e media''. Il dito è puntato contro la sinistra, rea di aver fatto ''disinformazione e creato un allarmismo nel Paese che non ha ragion d'essere''. ''Sta dicendo che verrà meno il tempo pieno e gli aggiuntivi, ovvero informatica e inglese, e questa - accusa la Gelmini - è una grande bugia. Non saranno toccati; anzi, nella scuola media passeremo da tre ore d'inglese a cinque ore di lingua straniera''. Potenziato lo studio delle lingue, ma potenziato anche il tempo pieno che, assicura il ministro, nessuno ha la volontà di ridurre.
''Le famiglie non hanno nulla da temere dal provvedimento'' e a chi legge la scelta del maestro unico come causa di licenziamenti, la Gelmini ribatte che ''nel pubblico impiego non si possono licenziare le persone''. ''Chi parla degli 87mila taglia dice una cosa non vera - spiega il ministro - e soprattutto non precisa che oggi gli occupati nella scuola sono un milione e 300mila: se il governo non intervenisse contenendo la spesa da un milione e 300mila si passerebbe a un milione e 400mila. Chi protesta ci dica dove trovare i soldi per occupare altre centomila persone nella scuola, purtroppo non è possibile''.
Ma a 'Panorama del giorno' il ministro dell'Istruzione non difende solo la sua riforma. Gelmini si schiera anche a difesa della mozione della Lega sulla creazione di classi per i bambini stranieri, spiegando che ''non si tratta di un problema di razzismo ma di un problema didattico''. ''E' un dato di fatto che per come oggi la scuola è organizzata non riesce ad assolvere al meglio ad una funzione importante: quella di integrare gli alunni immigrati. Ogni genitore che ha un figlio nelle classi elementari di questo Paese - aggiunge - sa che ci sono problematiche legate all'inserimento dei bimbi stranieri nelle classi perché molti non conoscono l'italiano. Se vogliamo accogliere in maniera adeguata i bambini stranieri è giusto investire delle risorse perché possano conoscere la lingua italiana e quindi integrarsi al meglio''.
1 commento:
Se vuole gliele spieghiamo noi alla bella MariaStella le ragioni della protesta...E le diciamo pure dove prendere i soldi che adesso mancano...Chi prende dai 15mila ai 25mila euro al mese???Domanda da un milione di euro...I POLITICI!!!
Ecco dolce ministro...risposta semplice...ma chissa perchè non ci pensate mai...
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