EVENTI

Link al calendario di k2.sns.it/133/
LA PROTESTA CONTINUA!!!

domenica 30 novembre 2008

Genova: comunicato sullo sciopero del 12 dicembre

Da quando, appena due mesi fa, questo movimento ha mosso i suoi primi passi molte
cose sono cambiate, facendo crescere la speranza che molte altre cambieranno.
L’onda è cresciuta e altri, sulla sua scia, si sono mossi: vediamo nella proclamazione
dello sciopero generale del 12 dicembre un segnale di questa crescita. Uno sciopero
generale reclamato e ottenuto da chi, in queste giornate di lotta, ha dato vita nelle
piazze ad una mobilitazione capace di riconquistarsi, autorappresentandosi, i propri
spazi di azione, dettando cosi il calendario politico nazionale.
Nel riconoscere però a questo movimento il merito della proclamazione delle
mobilitazioni del 12, sentiamo anche addosso la responsabilità di rendere realmente
generale - e quindi generalizzato - lo sciopero, ritenendo insufficienti solo quattro ore
di astensione dal lavoro.
Lo slogan che ci ha accompagnato, e che più ha rappresentato il movimento in questi
due mesi di lotta, è stato: “Noi la crisi non la paghiamo”. Vogliamo quindi, nel percorso
di avvicinamento allo sciopero generale del 12, allargare questo “noi” a tutte quelle
categorie sociali che oggi, insieme agli studenti, pagano sulla propria pelle questa
crisi.
Vogliamo che lavoratori, precari, immigrati, pensionati, casalinghe, insegnanti e
disoccupati vedano nell’onda la possibilità di raddrizzare, sovvertendolo, l’ordine
capovolto di un paese come l’Italia, paese in cui giustizia e legalità rappresentano
spesso due valori contrapposti.
Un paese in cui è sicuramente ingiusto - ma legale - formulare contratti di lavoro che
non garantiscono né un presente dignitoso, né un futuro programmabile.
Dove è giusto - ma illegale - occupare università contro una legge anticostituzionale e
liberticida.
Un paese in cui è legale e giustificata la discriminazione delle persone sulla base di un
fantomatico
reato di clandestinità, siano essi immigrati rinchiusi in un cpt o i loro figli relegati in
quella soluzione neofascista chiamata “classi ponte”.
Un paese in cui le sentenze dei tribunali hanno sancito da una parte l‘illegalità di una
lotta per rendere possibile un mondo diverso, dall’altra la legalità di reprimere questa
lotta irrompendo nottetempo in una scuola con un‘operazione definita, dagli stessi
esecutori, “di macelleria”.
La risposta di questo governo alle nostre pretese, quando non è stata affidata alla
repressione poliziesca, è sempre stata “non ci sono i soldi”... Non è vero, non ci
crediamo.
In questa Italia i soldi ci sono per salvare le banche e i loro giochi speculativi, ci sono
per esportare a colpi di bombe sui civili la “democrazia” in altri paesi; non ci sono però
i soldi per garantire una casa o un lavoro degni di essere chiamati tali per tutti, non ci
sono e sempre meno ce ne saranno per assicurare un’istruzione pubblica libera e
capace di sviluppare un pensiero critico.
A fronte di quanto detto, riconosciamo quindi, nello sciopero generale del 12, una
prima tappa fondamentale di un percorso di lotta che vedrà contrapporsi sempre più
quella parte di società sulla quale si vuol far ricadere il prezzo della crisi e chi questa
crisi ha generato speculando e e su di essa continuerà a speculare.
Da qui al 12 saranno molte le giornate di mobilitazione, analisi e comunicazione
diretta; l’onda scorrerà per le strade raccogliendo le istanze della gente, si ritirerà
nelle facoltà per una tre giorni di analisi sull’università e la società, per poi esondare
travolgente nella giornata dello sciopero sociale e non fermarsi più.

Genova: in programma workshop che avrà come obiettivo la formulazione di una proposta di autoriforma del sistema universitario

Facoltà di Analisi Critica.

Tre giorni di discussione per costruire un'Università Altra



Nei giorni 5-6-7 dicembre la Facoltà di Lettere e Filosofia Occupata ospiterà tre
tavoli di discussione su “Didattica”, “Precarietà e lavoro non retribuito” e
“Intervento del privato nelle università”.
In questi due mesi di mobilitazione sono molti gli spunti di riflessione emersi
sull'attuale situazione dell'università italiana e sulla possibilità di un'autoriforma;
sentiamo pertanto l'esigenza di portarci su di un piano propositivo in grado di
indagare sulle inefficienze del sistema attuale e capace di immaginare
un'università altra, costruibile attraverso criteri di orizzontalità.
Quest'idea è nata anche sulla spinta di quanto è accaduto a Roma il 15 e 16
novembre, giornate di discussione che hanno visto la partecipazione di migliaia di
studenti e ricercatori da tutta Italia e prodotto un'analisi condivisa a livello
nazionale.
Ci immaginiamo un momento aperto a tutte le realtà che vivono l'università:
studenti, ricercatori, personale tecnico-amministrativo, dottorandi e professori, in
cui ognuno possa portare le proprie istanze e riflessioni e dare il proprio contributo
a questa discussione, che vuole essere un primo passo di un lavoro più duraturo.
L'opportunità che sentiamo di poter cogliere è quella di concentrarci sul piano
locale, evidenziando i problemi del nostro ateneo e ricercando soluzioni che
tengano davvero conto delle specificità locali, come delle nostre reali esigenze. Da
questa tre giorni vorremmo che nascessero gruppi di analisi strutturati, che
sappiano diventare organo di coscienza e monitoraggio dal basso del sistema
universitario e sappiano formulare, mediante un intervento prolungato nel tempo,
un'autoriforma fondata su basi concrete.
In particolare, il gruppo di lavoro sulla “didattica” avrà come obiettivo la
discussione di una didattica più orizzontale e partecipata da parte degli studenti,
che sappia portare all'interno delle aule le tematiche sociali, economiche e
politiche all'ordine del giorno e sappia sviluppare negli studenti una forma mentis
critica, che non accetti passivamente nozioni trasmesse verticalmente, ma anzi
rielabori e produca saperi pubblici, a disposizione della collettività.
Il gruppo che si concentrerà su “precarietà e lavoro non retribuito” intende portare
avanti un'inchiesta capillare sulle dinamiche di reclutamento del personale
universitario, dai dottorandi, agli assegnisti, fino ai ricercatori. Particolare
attenzione verrà posta anche sull'universo degli stage e tirocini rivolti agli studenti.
Il terzo tavolo di discussione verterà su “intervento del privato nelle università”,
cercando di mettere in luce le forme già presenti di relazione tra privato e
università pubblica e le conseguenze della trasformazione in soggetti di diritto
privato delle università, mettendo in risalto l'impatto che ciò avrebbe sull'accesso
al'istruzione, la libertà di didattica e ricerca e la facoltà critica dei saperi.
Ribadendo il carattere necessariamente orizzontale e partecipativo dell'iniziativa,
invitiamo tutti i soggetti che hanno a cuore il destino dell'università a partecipare.
L'appuntamento è nell'aula M di Balbi 4 alle ore 10 di venerdì 5 dicembre per
registrarsi ai singoli tavoli di discussione e iniziare i lavori.

Assemblea Permanente delle Facoltà in Lotta - Genova

sabato 29 novembre 2008

L'onda si scontra a "Torino Incontrra" 28/11/08



Il 28/11/08 L'onda anomala Torino decide di andare a "Torino Incontra"
per leggere il documento "Noi la crisi ve la creiamo" nell'ambito di una conferenza presenziata da alcune delle cariche isituzionali più importanti della città, fra cui il sindaco Chiamparino.
All'ingresso si è creata una situazione di attrito con le forze dell'ordine...
Servizio di Gemma Santi.

Studenti ancora in piazza, irruzione alla Sapienza. Sì del Senato al DL Gelmini - RaiNews24, 28 novembre 2008

giovedì 27 novembre 2008

Dopo l'evoluzione della specie umana, l'INVOLUZIONE DEMOCRATICA

Domani h 18.00, Facoltà di Lettere, aula Multimediale, Palazzo Ricci.
Cliccate QUI per vedere il volantino.
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Evento organizzato dall'Assemblea degli studenti di Scienze della Pace
Università 2.0

Video: Onda Anomala, Roma 15-16 novembre 2008




Video realizzati da Vjgemmix!

venerdì 21 novembre 2008

Pisa, tutti in Spagna per farsi operare dal "cervello" scappato. E la Asl paga

Macchiarini emigra, i pazienti lo seguono. Una rivincita per il talento toscano "costretto" a trasferirsi all'estero. E l'azienda sanitaria locale rimborsa. 
Pisa, manifestazione 23 ottobre 2008

domenica 16 novembre 2008

Blog degli studenti italiani all'estero contro la legge 133/2008

Aggiornamenti da uniriot.org

  •  15/11/08 INTRODUZIONE ASSEMBLEA PLENARIA (Leggi)
  •  15/11/08 Report WorkShop Didattica [Leggi]
  •  15/11/08 Report WorkShop Welfare [Leggi]
  •  15/11/08 Report WorkShop Ricerca [Leggi]
[FOTO: Migliaia di studenti invadono la Sapienza]

venerdì 14 novembre 2008

L'Onda arriva anche in Europa La protesta da Bruxelles a Siviglia


L'Onda arriva anche in Europa La protesta da Bruxelles a Siviglia

Lo striscione degli studenti italiani a Barcellona

ROMA - "L'Onda anomala travolge Parigi": con questo slogan studenti e ricercatori italiani si sono uniti dalla capitale francese alle proteste dei loro colleghi in Italia. E non solo: manifestazioni analoghe si sono tenute in tutta Europa, da Bruxelles a Copenaghen a Barcellona, Sivilia e Madrid. In piazza, in genere davanti alle ambasciate e ai consolati italiani, soprattutto gli studenti all'estero per via del programma Erasmus. 

"Anche noi studenti all'estero - si legge nel documento pubblicato dalla rete degli studenti italiani a Siviglia - vogliamo far sentire la nostra voce e il nostro appoggio agli amici studenti che si stanno mobilitando in questi giorni in Italia, come sta avvenendo in tutta Europa". 

STOCCARDA. In mattinata circa 50 tra studenti Erasmus, ricercatori e dottorandi attualmente impegnati per motivi di studio nelle università tedesche di Tubinga, Heidelberg e Stoccarda, hanno manifestato davanti al Consolato generale d'Italia a Stoccarda. Al console è stato consegnato un documento che esponeva le ragioni della protesta. 

AARHUS. Gli studenti Erasmus italiani ad Aarhus, organizzati nel collettivo "Erasmus in movimento", hanno manifestato in corteo per esprimere anche dalla Danimarca il proprio forte dissenso nei confronti della legge 133. 

BRUXELLES. Sit-in di protesta a Bruxelles degli studenti italiani che seguono il programma Erasmus. ai quali si sono uniti anche figli di immigrati che studiano alla scuola europea o nelle università di Liegi e Anversa. Un gruppo di giovani si è radunato nel pomeriggio davanti all'ambasciata italiana in Belgio con striscioni e megafono 

BARCELLONA, MADRID, SIVIGLIA, VALENCIA. Anche in alcune delle principali città spagnole gli studenti italiani hanno effettuato sit-in di protesta davanti all'ambasciata e ai consolati italiani. 



Cliccate QUI per vedere le foto.

Un GRAZIE ai nostri connazionali che manifestano il loro dissenso persino all'estero!

News

L'Università in piazza
Obiettivi raggiunti. Un corteo massiccio e pacifico, una protesta convinta e colorata, l'assedio di Montecitorio, del Senato, niente provocazioni né frizioni. "L'onda non si arresta, il potere non si acquista" hanno scandito ancora una volta le migliaia di universitari che hanno manifestato a Roma contro la riforma. Duecentomila, forse di più per gli organizzatori, trentamila secondo la Questura. Ma Berlusconi, da Washington, commenta: "Una manifestazione certamente molto inferiore alle aspettative". Confermando che quei ragazzi sono un nervo scoperto per il governo che probabilmente non si aspettava una reazione così compatta e matura ai suoi provvedimenti.


da Repubblica.it
Scuola, l'Onda arriva a Montecitorio Epifani attacca: «La Cisl sbaglia»
Cortei a Roma: «Siamo in 200mila». La Questura: «No, 30mila». Presidio non autorizzato davanti a Montecitorio. Slogan e sfottò contro Berlusconi. Il leader della Cgil polemico per l'assenza di Bonanni.


da Corriere.it
L'Onda invade Roma: "Siamo 200mila" Epifani attacca: "Chi non è qui sbaglia"
Presidio degli studenti a Montecitorio. Ancora una giornata di mobilitazione. Secondo gli organizzatori al corteo hanno preso parte 200mila persone. Secondo la questura di Roma invece erano solo in 30mila. Epifani attacca Bonanni che ha scelto di non essere in piazza: "Chi non c'è sbaglia".
da ilGiornale.it

Roma invasa dai cortei
Sono quattro i cortei che hanno attraversato stamani Roma per poi confluire tutti in centro ed arrivare, secondo quanto disposto dalla Questura, a Piazza Navona.
da ilTempo.com
UNIVERSITA': L'ONDA IN PIAZZA, EPIFANI: CHI NON C'E' SBAGLIA
L'onda ha invaso Roma, ma non ha distrutto.
Da ansa.it

Università, studenti in piazza
Dicono di essere in 100mila, tutti a manifestare contro il ministro dell'iestruzione Mariastella Gelmini. Se la cantano, se la suonano per le vie di Roma.
Da libero-news.it
«Siamo duecentomila» la scuola invade Roma
La Capitale attraversata da quattro cortei: c'è quello del sindacato partito dalla Bocca della verità, quello dell'università e degli studenti medi che si sono ritrovati a piazza della Repubblica, ma altri sono partiti dalla Sapienza e da Roma3. Sono tanti: «Siamo duecentomila». E portano scritta addosso la loro rabbia.
da L'Unità.it

giovedì 13 novembre 2008

Domani tutti a Roma!!!

Domani 14 novembre 2008, ore 4.30, Stazione Centrale di Pisa!

Biglietto Pisa-Roma andata e ritorno: 7 euro.

L'Onda in Europa

Da 133.anche.no

Copenhagen
Gathering in front of the residence of the Italian ambassador
Fredericiagade 2, next to Amalienborg, KBH K
Nov 14th , h. 12.00 – 14.30
tlf. Tado: 0045 26682617
mail to: nogelminicph@gmail.com
mailing list: nogelminicph@googlegroups.com

Paris
Gathering in front of the Italian Consulate
Boulevard Emile Augier, 5
75010 Parigi
Nov 14th ,h. 10.00 – 15.00
tlf Salvo: 0033 670937032
mailing list: ondanomalaparigi@googlegroups.com

Lyon
Gathering in front of the Italian Consulate
Rue du Commandant Faurax, 5
69425 Lyon Cedex 06
Nov 14th , h. 12.00
mail to: davidelupi@virgilio.it

London
Gathering in front of the residence of the Italian ambassador
14, Three Kings Yard
London W1K 4EH
from there, demo till LSE and free lecture about Universities in
Europe
Nov 14th, h. 10.00
tlf: 0044 07531933006
mail to: ukanomalouswave@hotmail.co.uk

Madrid
Gathering at the Institute for Italian Culture
Plaza de la Villa
Nov 14th, h. 12.00
mail to: simo8711@hotmail.it

Brussels
Gathering in front of the Italian Embassy
28, Rue Emile Claus, 1050 Ixelles
(tram stop: Legrand)
Nov 14th, h. 15.00
tlf: Antonio 0032 488263069 / Gaia 0032 488578419
mail to: antuida@gmail.com / gaiacalligaris@libero.it

Lisbon
Gathering in front of the Italian Embassy
Largo Conde Pombeiro, 6
1150 – 100 Lisbon
tlf: Virginia 0035 1962215043

Amsterdam
Gathering in front of the Italian Consulate
Vijzelstraat, 79
Nov 14th, h. 10.00
mail to: amsterdam.anomalouswave@autistici.org

Berlin
Gathering in front of the Italian Embassy
Brandeburger Tor
Pariser Platz
Nov 14th, h. 13.00
mail to: manuela.gmm@gmail.com

Barcelona
Gathering @ La Pedrera
Nov 14th, h. 11.45

Valencia
Gathering in front of the Italian Consulate
Avda. Del Puerto,1 Entlo.2
Nov 14th, h. 10.00
mail to: davalenciacontrola133@gmail.com
forum: www.davalenciacontrola133.forumup.it

Aarhus
Critical Mass from the main station to the Italian Consulate
Nov 14th, h. 14.00
mail to: lauraespo@hotmail.it

Tubingen
Gathering @ Wilhelm Strasse
Nov 14th, h. 10.00
mail to: eudigio@hotmail.com

Istanbul
Gathering in front of the Italian Consulate
Tom Tom Kaptan Sokak
Nov 14th, h 10.30
mail to: caterina.larosa@studio.unibo.it

Stoccarda
Per tutti gli studenti temporaneamente nel Baden-Wuttemberg:
Gathering in front of the Italian Consulate
(partenza da Heidelberg: appuntamento alla stazione centrale alle ore 7.40)
Lenzhalde 46, 70192 Stuttgart
Nov 14th, h 10:30
mail to: cornolti@cli.di.unipi.it, cell: +49 176 89063221

martedì 11 novembre 2008

Tutti a Roma in Treno. Appuntamento alle 4.30 alla stazione di Pisa centrale

Notizia tratta da http://associazione-aut-aut.noblogs.org/

Il 14 Novembre a Roma si terrà il corteo convocato dai sindacati confederali durante lo sciopero generale dell'università e della ricerca; in questi giorni le facoltà in mobilitazione hanno preso come propria questa data, partendo dall’appello della Sapienza occupata di Roma ed esprimendo con forza la voglia di essere presenti il 14 e di attraversare con i propri contenuti il Corteo.

Caratteristica del movimento che è nato e diventato forte nelle facoltà in mobilitazione, il movimento che ormai tutti chiamano “Onda”, è stata da subito la totale irrapresentabilità e l’autonomia rispetto a partiti e sindacati. Attraverso questi contenuti prende forza la data del 14, in cui è importante leggere un decisivo momento di conflitto e opposizione alle politiche di questo governo.

Il percorso di avvicinamento a questo corteo diventa quindi centrale: partecipare alle manifestazioni e ai blocchi, costruire percorsi di autoriforma e autoformazione facoltà per facoltà che andranno a confluire nella due giorni di assemblee convocata a Roma dall’Onda per il 15 e 16, questa la priorità del movimento. 

Chiusa ad oggi, la trattativa con Trenitalia che mette a disposizione alcuni vagoni in più su un normale treno di linea. Per il prezzo, la chiusura è stata totale, non si può scendere sotto lo sconto del 10% previsto per le comitive, per questo gli studenti del movimento hanno lanciato una campagna di raccolta fondi in città per permettere a tutti di scendere a Roma in treno, ad un prezzo che non sia maggiore a 5 (max 7) euro andata e ritorno. Chiaramente non ci saranno maggiorazioni per tutti quelli che vorranno rimanere per il 15 e il 16 all'assemblea nazionale e quindi tornare 2 giorni più tardi.

Di fronte alla chiusura di un'azienda, ormai privata, come Trenitalia, che vergognosamente e chiaramente anche per ordini ministeriali vieta alle persone, soprattutto se al di fuori di schemi partitici e sindacali, di potersi muovere liberamente per andare a manifestare il proprio dissenso, il movimento ha deciso di chiedere un aiuto alla città che fino ad oggi ha espresso solidarietà e vicinanza nei confronti di questo movimento. 

Studenti e precari,come partecipanti a quest’onda che da ormai un mese ha dimostrato tutta la sua forza rivendicano il loro diritto ad essere a Roma il 14 come movimento autoorganizzato e autodeterminato e chiedono un sostegno economico a tutti quelli che fino ad oggi, perlomeno a parole, hanno espresso la propria solidarietà.

Se volete partecipare alla campagna: "Sostieni il movimento, aiuta gli studenti a scendere a Roma il 14" scrivete a:polocarmignani@inventati.org vi saranno specificate le modalità per contribuire, altrimenti potete farlo nei vari banchetti che verranno allestiti in città.

L'appuntamento per scendere a Roma, è dunque alle 4.30 del 14 mattina, max 7 euro A/R.

Il 15 e il 16 ci sarà in Sapienza l'assemblea nazionale sui temi dell'Autoriforma, vi riportiamo di seguito l'appello:

Abbiamo attraversato settimane di intensa mobilitazione, che hanno visto la partecipazione di migliaia di studenti e precari di tutte le università, nelle occupazioni, nelle manifestazioni spontanee, nei blocchi dei nessi produttivi nelle città. La parola d’ordine, che ha viaggiato con la rapidità della propagazione delle onde, «Noi la crisi non la paghiamo!», è l’espressione di un’intelligenza collettiva che si forma nelle lotte ed esprime completa il rifiuto a pagare i costi della crisi globale. Da più di un mese assistiamo al crollo sistematico delle borse mondiali, preludio alla vera crisi, quella dell’economia reale.
AppelloAutoriforma.pdf

RaiNews24: Intervista a Salvatore Settis, Direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa

lunedì 10 novembre 2008

News

Email from Granada

Ci scrive Fulvia, una studentessa dell'Università di Pisa, per conto del comitato Studenti Italiani Anti Gelmini (Granada)

ciao a tutti, 
sono Fulvia una studentessa dell universita di Pisa di infermieristica e vi scrivo da Granada.
sono qui da un mese in erasmus come molti altri Italiani (dovremmo essere piu di 600).
Con altri studenti italiani ci siamo riuniti la scorsa settimana per vedere di organizzare qualche manifestazione anti-Gelmini anche qui....
non sappiamo quanti siamo al momento (alla riunione semiimprovvisata eravamo una ventina) pero' ci stiamo organizzando con volantini e altro per una prossima riunione e per partecipare a una manifestazione (che si tiene qui giovedi 13), contro il "NO Plan Bolonia", la riforma universitaria europea contro il quale stanno lottando migliaia di studenti spagnoli. (anche qui c'e' aria di rivoluzione e anche se i nomi sono diversi si tratta sempre dei solito tagli "salvacrisi" e privatizzazioni ....)
A questa manifestazione parteciperemo con un nostro striscione per cercare di essere visibili..
Abbiamo contatti con altre citta come Madrid dove sono state organizzate manifestazioni di erasmus italiani (qui a Granada non ce' neanche un consolato italiano)...
sappiamo che non siamo molti e per ora non bene organizzati...
sappiamo che forse in alcune delle "nostre" citta' le rivolte si stanno spegnendo...
anche se abbiamo deciso di studiare un anno all'estero, siamo comunque studenti italiani..
sappiamo cio' che succede e in ci Italia vogliamo ritornare..
vogliamo in qualche modo dare il nostro piccolo appoggio ai tanti che sono scesi in piazza e continuano a manifestare...
non abbiamo la stessa vostra visibilita', per questo vi chiedo informazioni su come poter rendere visibile IN ITALIA una qualche nostra iniziativa...
 
spero piu o meno di avervi fatto capire 
scusate ma nn ho molto tempo perche' facciamo una riunione tra poco...
aspetto una vostra risposta e un vostro aiuto... 
Grazie..

Noi le abbiamo già risposto, se però vi viene in mente un consiglio da darle scriveteci una email o nei commenti!

Pisa: assemblea di Lettere

Riceviamo e pubblichiamo.
Domani martedì 11 novembre ore 10.00 Aula multimediale Palazzo Ricci
Siamo di fronte ad una nuova fase della mobilitazione, che passerà attraverso la grande manifestazione del 14 novembre a Roma a le assemblee nazionali del 15 e del 16 novembre alla Sapienza. Sentiamo la necessità di confrontarci con tutte le componenti della Facoltà per rilanciare la protesta anche a Lettere.
Verranno discussi i seguenti punti:
  • Consigliodi Facoltà di mercoledì 12 novembre
  • Manifestazione nazionale del 14 novembre a Roma
  • Prossime forme di mobilitazione a Lettere

Lettere non vuole morire!

Rinnoviamo l'invito a segnalarci tutte le iniziative di cui siete a conoscenza in tutta Italia. Grazie.

Riceviamo e diffondiamo

Giovedi' 13 novembre alle ore 14 si tentera' un Netstrike contro il sitodel Ministero dell'Istruzione, Universita' e Ricerca (MIUR)<http://www.miur.it> . All'ora stabilita il maggior numero di personedovranno visitare il sito Internet; se saremo in tanti, il server che loospita sara' bloccato e inaccessibile per diverse ore.

E' una manifestazione online pacifica, alla quale chiunque disponga di unaconnessione ad Internet puo' partecipare usando il proprio browser(Internet Explorer, Firefox, Opera, Safari, ecc). E' una azione di forzacon cui vogliamo dare altro risalto sui media "ordinari" alla protestacontro la distruzione dell'istruzione pubblica, dell'universita' e della ricerca.

Maggiori informazioni sono reperibili sul sito<http://www.autistici.org/133strike/>. Segnalate a chiunque questainiziativa, se avete un sito/blog/altro promuovetela, diffondetela suisocial network (Facebook, flickr, badoo, ecc), sui forum, dovunque. Piu'siamo e piu' pesante sara' l'impatto. Facciamoci sentire!

Informatica in movimento - <http://www.autistici.org/133strike/>

PASSATEPAROLA!!!

Cossiga continua ad esprimersi in toni sempre più civili

Sabina Guzzanti a Cosenza

Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 16.00, in aula Consolidata 1 (Economia - inizio ponte carrabile Unical) si terrà un interessante incontro-dibattito con Sabina Guzzanti, nota attrice comica di fama nazionale, che ha offerto in modo disinterssato la propria disponibilità ad incontrare la popolazione universitaria dell'UNICAL.

Per ulteriori informazioni: http://comitatounical.blogspot.com

sabato 8 novembre 2008

News

Atenei e scuola, il governo frena tagli ridotti, sblocco del turn-over

da Repubblica.it
SCUOLA & GIOVANI

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge su "diritto allo studio"
500 milioni agli atenei migliori. "Concorsi più trasparenti"

di SALVO INTRAVAIA


Comincia a produrre i primi effetti concreti la protesta del mondo universitario e della scuola. I tagli agli atenei e il blocco del turn over saranno mitigati e salta, almeno per quest'anno, il dimensionamento della rete scolastica che mette e rischio le mini-scuole. I provvedimenti relativi all'università sono contenuti nel decreto-legge dal titolo "Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, il reclutamento del personale e l'efficienza del sistema universitario" varato dal al Consiglio dei ministri. Mentre un disegno di legge e apposite "Linee guida" affronteranno le spinose questioni dell'"Autonomia, della responsabilità e del merito" all'interno degli atenei italiani.

Le misure per gli atenei rimettono i discussione i tagli sui Fondi universitari e il blocco del turn over previsti dalla Finanziaria estiva: l'ormai nota legge 133 presente in quasi tutti gli slogan e striscioni di contestazione. Gli atenei-cicala, cioè quelli che spendono troppo per il personale, non potranno assumere docenti e ricercatori. Per atenei-formica, quelli con i conti in ordine, il blocco del turn over (a quota 20 per cento) salirà al 50 per cento e le assunzioni dovranno favorire i ricercatori, a tempo indeterminato e determinato. E dal 2009 il 5 per cento del Fondo di finanziamento ordinario (Ffo) verrà ripartito in base alle pagelle che il Cnvsu (il Consiglio nazionale di valutazione del sistema universitario) assegnerà ai diversi atenei. Si tratta di 500milioni che, per il ministro Gelmini, sono "un segnale significativo per dimostrare che possiamo spendere meglio le risorse e puntare alla qualità della ricerca". Ma aggiunge il ministro: "I tagli previsti per il 2010 resteranno: abbiamo un anno e anche di più per iniziare un percorso di riforme che rendano questi tagli meno dolorosi".

Il decreto contiene misure per favorire il diritto allo studio: aumento dei posti nelle residenze universitarie e 135 milioni per le borse di studio a favore degli studenti meritevoli e i capaci. "Per la prima volta- spiega in conferenza stampa l'inquilino di viale Trastevere - il paese coprirà le necessità di tutti gli studenti aventi diritto ad una borsa. Di solito gli esclusi sono 40.000: in tutto 180 mila ragazzi avranno la borsa".

Ci sono poi le Linee guida e un disegno di legge sull'università che, come hanno chiesto a gran voce gli studenti, dovrebbero porre fine allo strapotere dei cosiddetti Baroni. Con il provvedimento sarà riformato il reclutamento dei docenti, verrà lanciato un nuovo sistema di valutazione degli atenei e sarà riordinato il Dottorato di ricerca. Niente blocco dei concorsi banditi paventato da qualche parte "ma introduzione del sorteggio per la composizione delle commissioni esaminatrici". "Abbiamo introdotto - chiarisce il ministro - un cambiamento nei meccanismi di composizione delle commissioni esaminatrici, introducendo il sorteggio. Le commissioni saranno composte da un membro interno e da altri eletti per garantire una maggiore trasparenza''.

Lo slittamento al 2010 del dimensionamento della rete scolastica (accorpamento degli istituti con meno di 500 alunni e cancellazione delle scuole con meno di 50 alunni) farà parte di un emendamento che, nel corso del dibattito parlamentare sulla conversione in legge del decreto-legge 154, modificherà l'articolo 3. Il primo round del braccio di ferro governo-regioni (che all'indomani del provvedimento hanno annunciato il ricorso alla Corte costituzionale) è appannaggio di queste ultime. Per il prossimo anno restano salve le piccole scuole (con meno di 50 alunni) e gli istituti con meno di 500 alunni. E entro il 15 giugno 2009, sulla questione dimensionamento verrà stipulata una intesa in Conferenza unificata Stato-regioni.

E la scuola resta scontenta. "La straordinaria mobilitazione promossa dai sindacati scuola - dichiara Francesco Scrima, leader della Cisl scuola - sta già producendo i suoi effetti: il governo è costretto a rivedere l'atteggiamento, fin qui mantenuto, di arrogante chiusura al dialogo. Siamo tuttavia ancora molto lontani da quanto chiesto - continua - con lo sciopero del 30 ottobre: le misure sulla scuola contenute nella manovra economico finanziaria e quelle sul maestro unico, sulle quali resta il nostro più fermo dissenso, devono essere profondamente riviste, perché inaccettabili e insostenibili".

Vignetta di Altan, sull'"Espresso" di questa settimana

venerdì 7 novembre 2008

In tutta Italia continua la mobilitazione contro la riforma del governo A Pisa bloccata la stazione. A Milano folla in piazza Duomo.

Scuola, migliaia di studenti in corteo
Scontri con la polizia a Roma

Feriti uno studente, un agente e una cronista di Repubblica

ROMA - In tutta Italia non si arresta la mobilitazione contro la riforma della scuola e dell'università. Nonostante le timide aperture del ministro Gelmini, gli studenti vanno avanti. A Roma i tre cortei degli studenti sono diventati uno a cui - secondo i promotori - partecipano almeno 25mila studenti. Uno partito dall'Università la Sapienza è confluito in un altro, quello promosso dagli studenti medi, alla stazione Termini; in piazza Venezia un altro corteo, quello dell'Università Roma Tre si è aggiunto al lungo serpentone. Quattro ragazzi che avevano indosso simboli di destra sono stati allontanati dal corteo.

Uova contro le banche.
Lancio di uova contro la banca di Roma di via Solferino e la banca Carim di via Cavour. Gli universitari, per lo più della facoltà di psicologia, hanno attaccato striscioni sulle vetrine dell'istituto bancario con su scritto: "noi la crisi non la paghiamo". Secca la reazione del direttore dell'istituto: "Stiamo lavorando, dovete portare rispetto". Replica del corteo: "Le vostre banche devono chiudere, siete dei corrotti. Lo Stato sta usando i nostri fondi per finanziare voi e ci lasciano in mutande".

Gli scontri.
Da piazza Venezia la manifestazione ha raggiunto largo di Torre Argentina, quindi si è diretto verso il ministero dell'Istruzione. Ma arrivati in viale Trastevere gli studenti hanno proseguito: "Non ci interessa il ministero, abbiamo intenzione di bloccare la città". E hanno proseguito verso Piramide. Qui alcuni giovani hanno cercato di bloccare la stazione della metropolitana e sono stati caricati dalle forze dell'ordine. Il bilancio è di uno studente ferito, di un agente contuso e di una giornalista di Repubblica che è stata colpita ad un braccio da una manganellata. "Ci hanno caricato due volte, hanno caricato chi aveva tentato di occupare i binari della Stazione Ostiense correndo verso i cancelli" dicono gli studenti. Durante gli scontri oltre ai lanci di bottiglie di vetro verso le forze dell'ordine è stato anche sfondato il lunotto posteriore di un'auto parcheggiata davanti all'entrata per bloccare l'accesso. La polizia però smentisce: "Nessuna carica, ci hanno tirato le bottiglie addosso".

Milano. "Siamo oltre 60mila" afferma dal palco allestito in piazza del Duomo Vincenzo Moriello, segretario funzione pubblica della Cgil Lombardia, parlando alla grande folla di lavoratori riunitisi in piazza e che sono stati raggiunti, poco prima di mezzogiorno, dagli studenti. In testa al corteo uno striscione dedicato ai quattro studenti dell'Agnesi denunciati a inizio settimana per aver tentato di occupare il liceo: "Io non ho paura. Le denunce non fermano l'Onda". Gli studenti medi sono confluiti in piazza al termine di un corteo per le vie del centro che ha visto la partecipazione di circa 400 ragazzi, mentre una cinquantina di universitari sono arrivati dopo un presidio presso le segreterie delle facoltà in via Santa Sofia. Unico momento di tensione quando un gruppo di circa cinquanta ragazzi si sono staccati per correre in direzione della Galleria Vittorio Emanuele. Qui hanno trovato un cordone delle forze dell'ordine pronto a sbarrare loro la strada e hanno deviato in direzione di Via Santa Margherita.

Napoli. Corteo di studenti delle scuole medie superiori e degli universitari anche a Napoli. Partenza da piazza Mancini, destinazione piazza del Plebiscito per stazionare fuori alla Prefettura. I giovani hanno affisso davanti all'ingresso della sede dell'agenzia di lavoro interinale Adecco e della sede regionale della Corte dei conti in via Marina dei manifesti con sopra scritto: "Attenzione, generatore di crisi". I manifestanti hanno transennato simbolicamente l'accesso ai due edifici con nastri bianchi e rossi, affissi anche all'ingresso dell'università Federico II. Nel corteo ci sono dei trampolieri che riproducono l'allegoria di "Alice nel paese delle meraviglie" con riferimento ironico alla situazione finanziaria.

Pisa.
Alcuni binari della stazione di Pisa sono stati occupati da partecipanti alla manifestazione contro la legge 133, a cui hanno preso parte sia studenti universitari che medi. Sono stati accesi anche fumogeni. Alla stazione c'erano le forze dell'ordine. La protesta era partita intorno alle 9 da piazza XX Settembre, sotto il Comune. Tra i 200 e i 300 i partecipanti.

Cagliari.
Un corteo di 5000 universitari e studenti delle medie superiori ha attraversato le vie di Cagliari. La manifestazione, diretta in piazza San Cosimo, è aperta da studenti che, ispirandosi alla canzone The Wall, indossano maschere bianche e recano uno striscione con la scritta ironica "non ci serve l'istruzione".

Torino. Una bara di cartone nera con la fascia tricolore e la scritta 'Studenti e dipendenti affranti' con davanti due lumini con i santini del premier Silvio Berlusconi e del ministro Giulio Tremonti e l'annuncio mortuario che recita 'Si è spenta in data 6 agosto 2008 l'università causa legge 133. Ne danno il triste annuncio gli studenti tutti e i dipendenti'. E' l'immagine che ha caratterizzato la controinaugurazione dell'anno accademico del Politecnico di Torino nel piazzale davanti all'ateneo. Il tutto mentre all'interno si svolgeva la cerimonia ufficiale che apre il nuovo anno della facoltà. A Chivasso, al termine di un corteo studentesco di protesta una cinquantina di ragazzi ha cercato di entrare in un liceo dove si stava facendo regolarmente lezione, solo dopo l'intervento dei carabinieri la situazione è tornata calma.

Altri cortei. Gli studenti delle scuole superiori e dell'assemblea permanente "No133" di Macerata,hanno dato vita a un corteo che si è snodato per le vie del centro. Duemila, secondo gli studenti, i partecipanti. In Sicilia, sia a Messina che a Palermo, gli studenti sono sfilati in corteo per le vie cittadine. Proseguono anche le assemblee nelle facolta' per determinare documenti politici contro la riforma e continuano le occupazioni di alcuni istituti scolastici con lezioni autogestite.

Da repubblica.it

Consigli preziosi di Sabina Guzzanti

Oggi il Giornale parla degli studenti come una massa di nulla facenti inconsistenti che non fanno altro che colorare folkloristicamente le piazze. Anche gli altri media stanno contrastando il tentativo da parte dei giovani dell'Onda di acquisire credibilità agli occhi del Paese. Se siete andati alla lezione di Sabina Guzzanti avrete sicuramente sentito il suo invito a spegnere la Tv. Non serve cercare la visibilità e l'appoggio nei media, non li troveremo mai. Non ci sarà un supporto, una propaganda in nostro favore. Non abbiamo il potere per ottenere questi risultati, e i media sono monopolizzati da chi questo potere ce l'ha. Nel giro di un paio di settimane tutto il rumore sembra finito, le lezioni in piazza restano un simpatico diversivo all'austerità delle classi, le proteste sono sintomi di una caparbia ingiustificata da parte di chi continua ad accanirsi sulla 133 invece di andare a leggere il nuovo disegno di legge (?) , e naturalmente, chi protesta rappresenta sempre una minoranza, rumorosa, ma pur sempre minoranza. Cito ancora una volta la Guzzanti, che in queste acque ci naviga da anni che ha detto che è inutile pensare di avercela fatta una volta che qualche giornale o telegiornale ha parlato di noi. E' solo il primo passo, e spesso non porta a nessuna conquista. Dobbiamo continuare a lavorare, a proporre, ad autoinformarci ed autoformarci. La maggior parte della battaglia viene fatta in trincea, o in sordina se preferite, in questi casi. E restare uniti. Un ottimo esempio ce l'abbiamo qui a Pisa: sinistraper... ha avviato anche un altro progetto, il Centro Contro 133, che ha sede presso Sant'Eufrasia e costituisce un punto di riferimeto per chi voglia informarsi criticamente e autonomamente. Non lasciamoci influenzare dalla sigla, la particolarità di questo centro è che vuole informare, liberamente. Tuttavia può essere sicuramente difficile, in una società dove tutto assume una forte connotazione ideologica, credere in principi condivisibili e portarli avanti senza pregidizi verso li promulga. Riprendo uno slogan dei ragazzi romani per chiudere:

NE' ROSSI NE' NERI MA LIBERI PENSIERI

giovedì 6 novembre 2008

Intervista a Aldo Giannuli, docente di Storia Contemporanea, Università Statale di Milano

Pisa: "RIFLESSIONE IN PIAZZA"

Sabato 8/11/08 ore 18:00
Logge dei Banchi


Il professor Adriano Podestà terrà la lezione: CRISI DEL CAPITALISMO CONTEMPORANEO per commentare i tagli all’istruzione alla luce della crisi economica mondiale.


Sono invitati a partecipare tutti gli studenti ed i docenti di tutte le facoltà e scuole Medie e Superiori di Pisa!

Sono invitati a partecipare tutti gli studenti ed i docenti di tutte le facoltà e scuole Medie e Superiori di Pisa!

Commento sulla legge Gelmini riguardo i libri di testo

Riceviamo e pubblichiamo.

Commento sulla legge Gelmini riguardo i libri di testo
Tra le pieghe del "decreto Gelmini" si annida un provvedimento (art. 5) in base al quale i libri adottati a partire dal prossimo anno scolastico dovranno essere confermati alle elementari per cinque anni, alle medie e alle superiori per sei. Ciò significa che molte case editrici rischiano di fallire (se non si può più produrre, si è costretti a licenziare, e poi a chiudere), con una perdita di posti di lavoro stimata nell'ordine di diverse migliaia.
Qual è la ratio del provvedimento? L'idea nasce dalla volontà di contenere i costi per le famiglie che hanno figli in età scolare: è noto che quella per i libri di testo è una spesa piuttosto onerosa. Questa legge, però, produce due effetti negativi: non aiuta le famiglie e mette in ginocchio un intero comparto produttivo, soprattutto gli editori scolastici 'puri' ".
Ed ecco da dove viene il nuovo possibile "conflitto di interessi". Il mercato del libro scolastico in Italia è diviso, grosso modo, a metà: da una parte case editrici che producono esclusivamente libri scolastici; dall'altra 4 gruppi editoriali che fanno anche, ma non solo, libri scolastici (Pearson, Rcs, Mondadori e De Agostini). A pagare i costi maggiori del provvedimento sarebbero ovviamente gli editori scolastici 'puri', cioè quelli che non hanno quelle altre attività (libri di 'varia', giornali, attività finanziarie, ecc.) che coprono le spalle ai quattro gruppi più grossi. Lo scenario che si proietta è dunque quello della fine dell’editoria scolastica pura, a vantaggio delle grandi concentrazioni editoriali, che finirebbero per accaparrarsi tutto il mercato. Con un grosso danno per il pluralismo di idee, elemento così importante a scuola. Un'idea cara alla destra, quella del controllo dei contenuti dei programmi: magari per rileggere in una luce più positiva il ventennio fascista o insistere un po' di più sui crimini dello stalinismo.

martedì 4 novembre 2008

Domani Sabina Guzzanti a Pisa!

Lezione in Piazza su "Satira, politica e mezzi di informazione".
H 14, Logge di Banchi, Pisa

lunedì 3 novembre 2008

Il sito di Giulio Tremonti hackerato dall'Onda


Accedendo alla homepage appare una schermata nera dove si legge: "Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo i loro siti". In calce la firma: ondanomala, 01.11.2008. E sotto ancora: non ci fermerete.

Università, sarà ddl e non decreto legge

Da Repubblica.it

ROMA -
Il piano per l'università verrà realizzato con un disegno di legge e non con un decreto. Sono queste le intenzioni del governo che sul secondo tempo della riforma Gelmini adesso è pronto ad utilizzare uno strumento più aperto al confronto. E comunque il provvedimento, confermano fonti dell'esecutivo, non sarà pronto questa settimana come aveva annunciato in un primo momento il ministro della Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini.

La Lega ed An hanno chiaramente invitato il governo ad una pausa di riflessione. Ieri Repubblica ha anticipato che Palazzo Chigi ha deciso di frenare sui tempi. Il portavoce del presidente del Consiglio Paolo Bonaiuti ha dichiarato però che "Berlusconi resta convinto che l'università ha bisogno di una profonda riforma. Ad essa sta lavorando il governo, primo tra tutti il ministro Gelmini". Ma anche ieri fonti vicine al governo hanno confermato a Repubblica che ci sarà uno slittamento dei tempi.

L'Onda, intanto, non si ferma. A Roma 200 studenti della Sapienza si sono radunati ieri sera al Circo Massimo e, con candele e fiaccole hanno creato una mega scritta: "No 133". Cioè la legge che taglia un miliardo e mezzo agli atenei e blocca in sostanza il turn-over. A Napoli, gli studenti che occupano le facoltà di Lettere e di Filosofia alla Federico II hanno annunciato che il sito internet del ministro Tremonti è stato oscurato con la scritta "Se ci toccate il futuro, noi blocchiamo i vostri siti. Non ci fermerete". In serata il blocco è stato rimosso.

E il mondo universitario? Il presidente della Conferenza dei Rettori, Enrico Decleva afferma: "Bisogna guardare alla sostanza, ritengo un dato positivo che esponenti autorevoli della maggioranza abbiano rettificato il tiro. Una pausa di riflessione legata ai problemi reali dell'università è necessaria". Il sistema della 'governancè e reclutamento dei professori: sono questi i due grandi assi della riforma dell'università italiana a cui sta lavorando il governo.

Ma, appunto, attraverso un disegno di legge e non un decreto. "Questo è l'impegno", assicura il senatore del Pdl e responsabile scuola di An Giuseppe Valditara. Il che non esclude la possibilità di ricorrere al decreto legge per questioni "condivise e popolari" come potrebbe essere lo sblocco delle assunzioni per duemila ricercatori. Ergo, una riforma così ampia e importante per il futuro del Paese ha bisogno di un confronto ampio.

Se l'Udc di Pier Ferdinando Casini offre la propria disponibilità a discutere, a patto però che il governo riponga nel cassetto i decreti legge e ripensi i tagli al settore, il Pd è più combattivo: per l'ex ministro della Pubblica istruzione Beppe Fioroni il progetto del governo punta a "smantellare" il sistema universitario. L'esecutivo "deve fermarsi - conclude Fioroni - e avviare un dialogo con l'opposizione".

(3 novembre 2008)

domenica 2 novembre 2008

Video sugli scontri a Piazza Navona

Da destra...

da sinistra...



Se avete trovato altri video significativi segnalateceli!

La protesta degli studenti e il giornalismo "a tesi" dei quotidiani italiani - Articolo21.info

Manifestazione a Bologna NoGelmini


Grazie a Dami per la segnalazione.

I ricercatori? All' estero guadagnano il doppio - Corriere della Sera, 31 ottobre 2008

Gli italiani: sì alla riforma. "Simpatia" per i ragazzi. - Renato Mannheimer - Corriere della Sera

Giovani contro

Lavorano a un coordinamento nazionale. Preparano la protesta del 14 novembre. E guardano oltre la scuola. Ecco la generazione in rivolta "per avere un futuro". - Mario Portanova, Gigi Riva e Barbara Schiavulli - Espresso

Così la scuola diventa UN AFFARE PRIVATO

Il governo ha scelto la strada dei tagli. Con il risultato di aggravare i problemi dell'istruzione e di penalizzare il settore pubblico - Piergiorgio Odifreddi - Espresso

Il ricercatore genio "Resto per tigna" - Curzio Maltese - Repubblica, 1 novembre 2008

Il '68 è finito andate in pace - Ilvo Diamanti - oggi su Repubblica.it

Ragazzi allegri e burattini di legno

Editoriale di Eugenio Scalfari, oggi su Repubblica

News

Il punto della redazione di Lavoce.info
La mobilitazione degli studenti può rompere l'equilibrio su cui si regge la conservazione nell'università italiana. Basta che si ponga l'accento sulla qualità della ricerca e della didattica. Ecco tre proposte su cui è opportuno che gli studenti si pronuncino quanto prima. Che ne è del patto per l'università che il precedente governo aveva concordato con la Conferenza dei rettori? Un'idea per il ministro Gelmini alla ricerca di costi datagliare nella scuola: perché non metter mano alla spesa (circa 1 miliardo) per l'insegnamento della religione cattolica? Sul tempo pieno il Governo deve chiarire al più presto i suoi intendimenti. Molte scuole rischiano di sopprimerlo a scapito soprattutto dell'occupazione femminile. Col risultato di ridurre le entrate fiscali molto di più dei previsti risparmi di spesa.
Rispetto ai loro colleghi uomini, le donne titolari di microimprese sono gravate da un costo del denaro superiore. Discriminazione o pregiudizio?
Non si può addossare soltanto ai banchieri tutta la colpa della 
crisi finanziaria attuale. Gravi le responsabilità dei politici e media americani.


Università, stop del governo "Prima calmiamo le acque"

La riforma doveva essere discussa in settimana ma dopo le proteste
Berlusconi preferisce rimandare. E Bossi rilancia: "Gli atenei vanno finanziati"

di CLAUDIO TITO

COMUNICATO STAMPA: COMITATO DI PROTESTA DELLA FACOLTA’ DI PSICOLOGIA (CASERTA)

In riferimento alla manifestazione di giovedì 30 ottobre 08:

Ancora una volta gli studenti di Psicologia si sono distinti dalle altre Facoltà della provincia di Caserta nel far sentire la loro partecipata presenza alla manifestazione del suddetto giorno. In realtà il corteo universitario è partito dal Polo scientifico di via Vivaldi con una forma un po’ in usuale e teatrale. Gli studenti hanno sentito il bisogno di manifestare il proprio dissenso calandosi in un corteo funebre e in alcuni casi si è passati alla vera drammatizzazione della perdita. Nei vari punti del percorso la bara in testa al corteo del polo scientifico veniva deposta e un gruppo di ragazze ci si calava in un pianto improvviso. A ciò sono seguite cariche simboliche a dimostrazione del fatto che gli studenti di psicologia non si fermeranno nella protesta. Al nostro corteo erano presenti anche professori, dottorandi e ricercatori con i quali si è istaurato un rapporto di massima collaborazione.

E’ da segnalare anche una rappresentanza della Facoltà di Medicina che ha sfilato con noi e si sta coordinando con il nostro comitato di protesta. Alla fine del corteo le delegazioni sono state ricevute dal prefetto per deporre un documento unitario ove in seguito ad un’analisi ragionata del decreto legge 64 e della legge 133 unite alle rivendicazioni del nostro comitato si sono affrontati tre punti: scuola primaria, scuola secondaria di 1° grado e in fine l’università. Per quanto riguarda l’università in questo documento si dice –No all’abnorme taglio di 1.441,5 milioni di euro alle facoltà. – No assoluto alla trasformazione delle facoltà in fondazioni di diritto privato che porterebbero alla scomparsa di interi corsi di laurea con conseguente sottomissione della ricerca pubblica all’interesse privato e l’inevitabile creazione di università di serie “A” e università di serie “B”. – No al blocco del TURN-OVER del 20%.


Il rappresentante degli studenti

ANGELO DI RUBBA

Firenze, si estende la protesta

di Cinzia Sciuto, inviata a Firenze - Micromega online, 31 ottobre 2008

Pisa, lezioni di democrazia

di Cinzia Sciuto, inviata a Pisa, Micromega online

«Sono grata alla Gelmini e a Tremonti perché, al di là di cosa riusciremo a ottenere con le nostre lotte, ci hanno fatto capire che siamo vivi. La mia è una generazione cresciuta nella convinzione di essere incapace di organizzarsi, di mobilitarsi per un obiettivo comune: in queste settimane stiamo invece scoprendo che non è così». Incontriamo Chiara al Polo Carmignani occupato, il cuore della mobilitazione pisana. È la prima ad essere sorpresa della «qualità» di questo movimento: «Mi sono persa i primissimi giorni di mobilitazione e quando sono arrivata il Carmignani era già occupato, con un’organizzazione perfetta: tavoli di lavoro su varie tematiche, che ogni giorno riferiscono ordinatamente all’assemblea, per poi prendere tutti insieme le decisioni». Non a maggioranza, però. La filosofia del Carmignani è quella di discutere fino a trovare una sintesi che metta d’accordo tutti, senza la necessità di arrivare al voto, che metterebbe per forza qualcuno in minoranza.
Al Carmignani oggi è il day after: ieri sono stati protagonisti della puntata di Annozero, una importante vetrina nazionale, certo, ma soprattutto un modo per dare un’identità al movimento pisano e per tenere alta l’attenzione della città. «Siamo convinti che bisogna lavorare soprattutto sui luoghi del conflitto e sul territorio», spiega Giorgio Bottino. Giorgio è uno studente della Normale, ma è anche uno degli occupanti fissi del polo Carmignani. Sostiene che adesso è necessario che il movimento faccia un salto politico, che cominci ad inserire la questione scuola e università all’interno di una riflessione più ampia, più propriamente politica, appunto.
Ha fatto molto scalpore la mobilitazione dei normalisti. «Già a luglio», racconta Orso Piaventa, perfezionando in Storia dell’arte alla Normale, «abbiamo iniziato a ragionare sulle conseguenze della legge 133. La nostra intenzione è quella di elaborare uno studio approfondito sulla situazione dell’università italiana per dare un contributo al movimento, del quale condividiamo completamente le posizioni». I normalisti hanno anche approvato un documento con il quale invitano i loro docenti e il direttore della Scuola a prendere una posizione «chiara e decisa contro i provvedimenti del governo» e chiedono «di concordare modalità radicali di protesta». Una delle idee in cantiere, per esempio, è quella di una sospensione della didattica, magari breve, che consenta di organizzare degli incontri ad alto livello per coinvolgere tutto il mondo della cultura italiano, ma anche internazionale.
Una componente fondamentale del movimento pisano è il coordinamento dei ricercatori precari. Sono 17 le forme contrattuali censite nell’ateneo: si va dall’assegnista al supporto alla didattica, dal dottorando al ricercatore in formazione. «Quello che ci unisce», spiega Ilaria Possenti, professoressa a contratto di Pedagogia nella facoltà di Lettere e filosofia, «è la precarietà e la mancanza di corrispondenza tra quello che c’è scritto sui nostri contratti e quello che in realtà facciamo». Prendiamo i dottorandi, per esempio: in teoria sono «studenti» in formazione, nella pratica – soprattutto in alcune facoltà – spesso svolgono compiti tipici dei ricercatori o dei docenti. Il sostanziale blocco del turn over è per questa categoria una vera catastrofe. La legge 133 prevede infatti che per ogni 5 pensionamenti, ci sia una sola assunzione. Ma la professoressa Possenti ci mette in guardia: «La situazione è ancora più drammatica di quel che già non sembri. La legge, infatti, non specifica gli ambiti in cui questo meccanismo deve funzionare. Quindi un’assunzione ogni cinque pensionamenti non significa necessariamente un ricercatore assunto ogni cinque pensionamenti. Le assunzioni possono infatti essere anche tra il personale tecnico-amministrativo o in facoltà diverse da quella in cui ci sono stati i pensionamenti».
A Pisa non c’è alcuna aria di smobilitazione. Continuano le lezioni in piazza, continuano le assemblee. Soprattutto continua la voglia di informarsi e di elaborare proposte. Uno dei tavoli di lavoro più attivi organizzato dal Carmignani – come ci spiega Carla Sala, studentessa di filosofia, una sorta di ufficio stampa del movimento – è quello sull’autoformazione. Si tratta di un tavolo al quale sono presenti tutte le componenti dell’università e l’ambizione è quella di elaborare proposte concrete per una riforma dell’università che metta al centro il sapere come diritto e come bene pubblico. Lezioni di democrazia.