EVENTI

Link al calendario di k2.sns.it/133/
LA PROTESTA CONTINUA!!!

giovedì 6 novembre 2008

Commento sulla legge Gelmini riguardo i libri di testo

Riceviamo e pubblichiamo.

Commento sulla legge Gelmini riguardo i libri di testo
Tra le pieghe del "decreto Gelmini" si annida un provvedimento (art. 5) in base al quale i libri adottati a partire dal prossimo anno scolastico dovranno essere confermati alle elementari per cinque anni, alle medie e alle superiori per sei. Ciò significa che molte case editrici rischiano di fallire (se non si può più produrre, si è costretti a licenziare, e poi a chiudere), con una perdita di posti di lavoro stimata nell'ordine di diverse migliaia.
Qual è la ratio del provvedimento? L'idea nasce dalla volontà di contenere i costi per le famiglie che hanno figli in età scolare: è noto che quella per i libri di testo è una spesa piuttosto onerosa. Questa legge, però, produce due effetti negativi: non aiuta le famiglie e mette in ginocchio un intero comparto produttivo, soprattutto gli editori scolastici 'puri' ".
Ed ecco da dove viene il nuovo possibile "conflitto di interessi". Il mercato del libro scolastico in Italia è diviso, grosso modo, a metà: da una parte case editrici che producono esclusivamente libri scolastici; dall'altra 4 gruppi editoriali che fanno anche, ma non solo, libri scolastici (Pearson, Rcs, Mondadori e De Agostini). A pagare i costi maggiori del provvedimento sarebbero ovviamente gli editori scolastici 'puri', cioè quelli che non hanno quelle altre attività (libri di 'varia', giornali, attività finanziarie, ecc.) che coprono le spalle ai quattro gruppi più grossi. Lo scenario che si proietta è dunque quello della fine dell’editoria scolastica pura, a vantaggio delle grandi concentrazioni editoriali, che finirebbero per accaparrarsi tutto il mercato. Con un grosso danno per il pluralismo di idee, elemento così importante a scuola. Un'idea cara alla destra, quella del controllo dei contenuti dei programmi: magari per rileggere in una luce più positiva il ventennio fascista o insistere un po' di più sui crimini dello stalinismo.

3 commenti:

Guido P ha detto...

Sono assolutamente d'accordo con chi parla in queste righe. Risparmiare sui libri invece che su un'altra delle mille voci di un bilancio familiare è un atto di disprezzo verso la scuola non secondo a nessun altro che accomuna le famiglie che lo chiedono ai governi che lo concedono.

maleja ha detto...

E venire incontro alle famiglie con delle agevolazioni per i libri al posto di togliere il lavoro a quelli come noi che lavoriamo solo nell' ambito scolastico.
Sono una illustratrice di libri scolastici, ho un figlio da mantenere e adesso senza lavoro che cosa farò se ogni 5 anni dovrò rifare i libri.
Come solito sempre gli interessi per gli altri e noi i piccoli imprenditori, studi grafici e case editrici che lavorano solo per la scolastica, cosa faremmo?
Che schifo di governo!!!

Anonimo ha detto...

Viva l’Italia che non spende i soldi per l’istruzione! Viva l’Italia dove lavori solo se sei figlio, parente, amico di... Viva la riforma Gelmini che ci voleva proprio e che ha tolto il pane di bocca a migliaia di famiglie. Viva la Gelmini, che avrà un figlio che manderà alla scuola privata. Viva l’opinione pubblica, che è tutta d’accordo con la Riforma, in fondo siamo delle vere sanguisughe, quindi perché darci il posto di lavoro per cui abbiamo speso tempo, tanto tempo, e tanti soldi?

Viva TUTTI gli ammortizzatori sociali, TUTTE le lotte sindacali, per TUTTI i lavoratori, TRANNE che per gli insegnanti. E’ pur vero che con noi non ci mangia nessuno, né i sindacati, né i dirigenti, né i partiti...quindi...perché difenderci, siamo o non siamo un peso? Viva tutti i genitori che accettano di buon occhio la riduzione dell’organigo e poi si lamentano perché il proprio figlio non è considerato come si deve in questa suallida scuola. "Avete SOLO 30 ragazzini da seguire, maleducati e svogliati, come fate a non formare tutti alla perfezione? siete proprio dei fannulloni....fa bene la Gelmini che vi manda a casa, fa bene chi vi lascia senza soldi per i vostri figli. Tanto io sono un primario, che me ne importa a me, e mio figlio farà il primario anche lui, mio nipote il colonnello come suo padre...beh i miei il futuro assicurato ce l’hanno; chissenefrega degli altri. E poi basta con questi sussidi, andate a lavorare e guadagnatevi il pane...ah, e finiamola anche con questo SALVAPRECARI che vi ha reso tutti ricchi e vi ha dato il posto che sognavate da una vita. Bisogna proprio dirlo, La Gelmini lo sa fare davvero il duo mestiere...