Contro i provvedimenti del governo, che prevedono:
• il taglio di 1.400 milioni di euro del Fondo di Finanziamento Ordinario
• il blocco delle assunzioni del personale, possibili solo in misura pari al 20% dei
pensionamenti (1 unità su 5)
• la possibilità per le Università di trasformarsi in Fondazioni di diritto privato,
con il conseguente aumento della contribuzione studentesca
• l’introduzione dell’emendamento che sospende o cancella il processo di
stabilizzazione per il personale tecnico amministrativo delle Università e per i
ricercatori e tecnici degli Enti di ricerca;
l’Assemblea DICHIARA lo stato di agitazione, chiamando tutti coloro che operano
nell’Ateneo, a cominciare dagli Organi di Governo centrali e periferici, ad
un’assunzione di responsabilità che si traduca nella difesa ad oltranza, “senza se e
senza ma”, della natura pubblica del sistema della formazione e della ricerca, in ogni
ordine e grado, e nell’apertura di un confronto, che coinvolga gli studenti e tutto il
personale
L’Assemblea dunque DECIDE
• la continuazione e l’estensione delle iniziative di informazione e di
approfondimento in tutte le Facoltà, in forma di assemblee e momenti di
discussione;
• l’immediato ritiro della disponibilità del personale docente a ricoprire incarichi
didattici non obbligatori per legge e la completa indisponibilità alla
sostituzione da parte del personale non strutturato;
• lo sciopero e l’astensione dalle attività didattiche e istituzionali da parte di tutti;
• forme più radicali di protesta che coinvolgano gli studenti e i ricercatori,
docenti, tecniciamministrativi strutturati e non strutturati;
• la mobilitazione per il necessario coinvolgimento dell’intera opinione pubblica
invitando, tra l’altro, la RSU e le OO.SS. di ateneo ad attivarsi per la
proclamazione di uno sciopero nazionale unitario di tutti i settori della
conoscenza (Scuola, Università, Enti di ricerca).
I soggetti promotori comunicano di aver già avviato le iniziative di protesta con
l’occupazione dell’ufficio stampa del rettorato e delle aule del polo didattico
Carmignani e di aver consegnato la presente mozione ai prorettori di Ateneo
Barsotti, Baggiani e Galbiati.
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