Foto da ANSA.it.
Durante le manifestazioni è spuntato questo singolare santino sulle maglie di studenti e genitori.
Nulla di più veritiero. Con la legge 133 si danneggia e si svilisce il nostro diritto allo studio, di cui tutti devono poter godere senza discriminazioni, principalmente economiche, il nostro diritto ad un'università ed una scuola pubblica di qualità, che riescano a garantirci una preparazione utile per affrontare il mondo del lavoro, sempre che di lavoro ce ne sarà.
Gli studenti costano troppo allo Stato. E così invece di incoraggiare il finanziamento all'istruzione, si tagliano i fondi, ci si scrolla di dosso qualsiasi responsabilità nei confronti di quelli che, prima di tutto, sono cittadini italiani, favoleggiando di Privati che allungherebbero le loro braccia facoltose per venire in nostro soccorso. Favole, appunto. Non vogliamo il tipo "college americano". Non vogliamo che avere un figlio e assicurargli un'istruzione rischi di diventare fonte di indebitamento per le famiglie, che costi sempre di più. Vogliamo accesso alle risorse e alle conoscenze, vogliamo che si investa su di noi, che siamo il futuro, non che ci si taglino le gambe con questa legge.
NO ALLA 133
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